Di che cosa sei
fatta?
Di che è fatto il
giorno?
Di che è fatto il
sole?
Di che cosa è
fatta la notte?
Non c'è niente
ch'è un'altra
cosa e sei tu,
così come il
giorno,
il sole e la
notte
e tutte le cose
che desidero.
Solo di desiderio
sei fatta,
del mio desiderio
quando da lontano
gioco con la mia
mente
ad averti
e non posso
toccarti.
Quando io
come un pazzo ti
amo
e rido per la
gioia di amarti.
La tua pelle è nel vento che inseguo
e mi insegna a cantare
come una canzone
il tuo corpo.
Sul tuo volto il sorriso
sboccia come un garofano:
non ho bisogno d'altro.
Questo giorno
è così diverso
solo per le mie mani
che ti accarezzano
desiderose di amarti.
Il vuoto è lontano:
resto umano e impalpabile
nella cantilena dei tuoi occhi.
Gioacchino Ruocco
Pubblicata
su
Scena Illustrata Mensile d’arte - Roma
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