Anche se controversa
l’ultima stesura dell’universo
include anche la mia immagine
che solo apparentemente
rassomiglia a dio.
Un metro e sessanta,
idee balorde,
pronto sempre a trovare
il pelo nelle uova,
ma pronto a dare a tutti
con gioia la mia gioia di vivere,
di approfittare dell’occasione
di questa esistenza.
Ci fece a sua immagine
ma somiglianti proprio non credo
visti i colori, le forme
le dimensioni, gli arredi;
le idee, i modi di gestire,
di mangiare, di capire.
Continuo a chiedermi perché
e Lui chi è che non si vede mai.
Profeti tanti
e tante le sventure ogni giorno.
Sto girando il mondo da che son nato
e appena appena
mi riconosco nel creato.
Papa Francesco è l’unico cristiano.
Il resto svogliati esseri d’amore
col cuore vuoto
pronti a non dare niente.
Mi riconosco forse negli uccelli
che hanno tanta voglia di cantare,
ma dell’impervia natura
non so che fare
se non quando il cielo è sereno
quando tutto si muove
senza finire sotto un treno
con le sbarre alzate.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 2015/10/06
Inserita nella raccolta ”La ragione e
l’estasi”
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