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sabato 28 aprile 2018

Astrazione…


Astrazione…

Astratto,
ma la malinconia
vi è dentro
fino all’anima,
Astratto
nelle forme e nei colori
abbassati di tono
quasi in soggezione
fra loro
o soltanto acquetati
dalle voci intorno.
Ricordi
con immagini
di una passata stagione
dove tutto
aveva valori indicativi
e soltanto gli umori
di quel tempo.
A volte impreparato
mi presentavo a scuola
perso nelle parole
che mi nascevano dentro
distratto astratto
nel sentimento
che mi nasceva dentro
in forma di poesia
che a volte
afferravo appena
nel prurito
dell’anima
nel gioco delle parole
che sembravano ripetersi
rimando
in un rimando di echi
e lontananze
che percepivo appena
come le lagnanze del tempo
che mi trafiggeva
con le sue lancette
programmate ad ore.
Guardandoti negli occhi
mi accorsi
che di astratto in te
c’era soltanto il cuore
senza il pudore
di mandarmi a vuoto
quando promettevi
di fermarti un po’.
Le ombre appresso
erano depresse
dal tuo ancheggiare
nel mio guardarti.
Quando svanivi
mi rassegnavo altrove
svuotando il cuore
in un astratto divenire
che percorreva il verso opposto
per riportarmi a casa.

Gioacchino Ruocco
Ostia Lido   28.04.018

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