Stai piangendo con la bocca
piena
Come quella del sole colma
d’aranci.
Hai slanci che mi afferrano
rapaci
fino a portarmi nel luogo più
oscuro
della mia vita come una
rimembranza
che mi trafigge l’anima e la
voce
che sembra un grido di gabbiano
sulla foce del fiume giù al
sarno.
Tenacia sei, ma io vorrei in
cambio
non solo il tepore di un corpo
furioso di slanci e di baci,
ma una donna che mi sa donare
il senso di una vita che mi
porta a fare
quello che da sempre ognuno
sogna
di ripianare il senso della
colpa
per ricominciare a vivere
creando
senza rimpianti e senza terapie
per assaporare che cos’è la
gioia
nella conoscenza piena della
coscienza
nel prenderci e gioire entrambi
fino
guardando intorno senza le
sofferenze
di un rinnovamento di un
percorso
che si è caricato sul dorso
la nostra eternità.
Pioverebbero dal cielo nella
pioggia
con il frastuono di un
clavicembalo
le parole che affollano la mente
nella ricerca di immagini e
pensieri,
di suoni sempre nuovi e
messaggeri
di un canto che senza esso
non mi addormenterei mai
nella grazia di Dio assieme a
lei.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 31/01/2015
Inserita nella raccolta "Odi e odii"
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 31/01/2015
Inserita nella raccolta "Odi e odii"