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giovedì 10 dicembre 2015

Il tuo ricordo…



Infame è il tuo ricordo
quando mi prendono i brividi per strada.

Non so che cosa fare,
ma vado avanti nella contrada
incontro al tempo
della dimenticanza.

Non ho niente contro di te,
ma mi sento solo
come una vacanza non voluta,
quando resto a volte
ad aspettarti
come se  fosse un grattacielo
il tuo palazzo.

A volte mi soffermo
sull’arazzo
in cerca di un richiamo
che mi attiri,
di un colore
che nella tenuità ha forza,
di tramandare il cuore vivo
del tessitore
mentre ripete i numeri
del gioco,
dello schema del disegno.

E’ un impegno sovrumano
anche il più semplice dei giochi
per distrarmi dalla malinconia
che mi divora e mi stordisce
e finisce per non darmi requie
neppure quando
mi riporta indietro
ai tuoi sospiri.

Calda nel letto
col petto ancora nudo ai miei rintocchi
ti tocco col pensiero
che non mi lascia andare
libero.

Guardo negli occhi il mondo
che ancora si sta cullando
nelle illusioni del risveglio
come un figlio
in cerca della madre.


Gioacchino Ruocco

Ostia Lido           2015/12/11

Inserita nella raccolta “Alle origini del tempo”

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