Nel delirio delle notti insonni
vado cercando chi ti rassomiglia
fino a che il cielo non mi piglia
nella sfera della calma piatta
da dove il mondo dovrebbe apparire
con un sospiro calmo
senza ansie neppure nelle anse dei fiumi
che dopo troveranno ampi arenili
dove fermarsi a districare il pianto
raccolto lungo i tratti impervi.
La notte più breve, ancora da venire,
sarà quando la mano ti avrà trovato affianco
col sorriso negli occhi
con la bocca dolce di baci e di sospiri
nel letto a farmi l’ultimo dispetto
per il diletto di sentirsi vivi.
La notte più dolce come questa appare
all’idea di amare e di amarti ancora
fino alla fine al confine che ci separa
e ci dà speme di altre vite
anche se ignoro il fine, il divenire
ed il dovere d’essere.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 10/01/2016
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