Non trovo la ragione per accordarmi
al pianto che ti sgorga nel cuore.
Residuati di attriti
mi hanno castigato già abbastanza.
Resto perplesso nel vento che avanza
e mi irrita gli occhi
a cercare una lacrima ad ogni costo.
Uscendo di casa è come se
ti avessi abbandonata ancora una volta
al tuo destino senza pensare
all’abituale ritorno dal lavoro.
Mi commuovo soltanto all’idea
di ritrovarmi solo
a mille chilometri di strada.
Prendevo il treno ch’era quasi notte
come l’ora che mi portava a casa
nei miei ritorni a fine settimana.
Pensavo e ripensavo alla distanza
per accorciare un po’
la lontananza che fa tanto male,
che toglie il respiro alle nottate
fin che dura.
La davo a volte come pastura ai pesci
dimenticando l’amo e la sua esca.
Ho pianto troppo
e non c’era verso che cambiasse la rima
coi tuoi baci capaci soltanto di tenere
a bada le mie
intemperie amorose.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 2016/01/11
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