Nella notte oscura
dove il tempo può sembrare una
eternità
anche se la paura mi chiede di
diventare libero
ma non riesco a trovare la
strada per farlo,
il tarlo tante volte invocato
mi dà la forza di abbandonare
il mondo
nel mio modo usuale
passando col pensiero la linea
che separa
il tuo mondo dal mio.
Il mio è un pensiero libero
che si libra sulle immagini di questo girotondo
dove si fa giorno e notte,
dove la gente fa a botte
e sente appena la voce
che arriva dai versi di una
poesia
che chiede libertà per tutti
come il verso sciolto
sfuggendo ad ogni metro
che il tempo assume di volta in
volta
per cambiarci il volto
e l’immagine che di noi s’è
fatta.
Passeremo ogni linea di confine
fino a trovare il nostro vero
destino
fino a quando
noi non saremo la libertà
che gli altri elementi hanno
fino all’auto distruzione.
Nella notte oscura e poi nel
giorno pieno
per affermare la nostra volontà
nel vigore del nostro
immaginario.
Mi sforzerò di ritornare
indietro
se questo non si avvera
per non lasciarvi piangere per
le mie pene
che avete ereditate
come il frutto che nasce
per diventare seme
e risorgere a ogni stagione.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 13.10.016
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