Non è il rumore dei passi,
ma il fracasso del treno
che a quest’ora di notte
fa a botte col buio.
I tuoi passi lontani
nei latrati dei cani
sono un’eco ormai
perso e diverso,
che rende perplesso il mio cuore
per un’ora d’amore
che rischia di essere
un ricordo sognato
sul farsi dell’alba
nella calma tra un treno
e il mare a due passi
che non passerà più
anche se i ricordi
non hanno una vita breve
e hanno il volto
meno greve del sogno
che ha preso la strada
di una contrada
che neppure conosco
al di là del bosco vicino
o del modo
che sembra a due passi
ma è tanto lontano
che passo il tempo a pensar
dove sta, come è fatto.
Ho sentito
ch’è andato distrutto.
Sarà un lutto anche per me ?
Gioacchino Ruocco
01.11.016 Ostia Lido
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