Il tempo di migrare
patteggerà con me
la mia malinconia.
Ti lascerò il mio tabernacolo
per trasferirmi a Dio.
Conserva il mio ricordo
che troverai
nel volo delle rondini,
nel cinguettio dei passeri
nel nido
che saggi aspetteranno la
stagione
per muoversi
attraversando i cieli
portando in giro
le voci del creato.
Se tu m’incontrerai
darai ragione al tuo cuore
che non dimentica l’amore in un
minuto.
I cieli che ci attendo
hanno misure
per tutti gli intelletti
nella comprensione
di quello che sarà.
Ti aspetterò nel volo
disuguale di quota in quota
per afferrarti al volo
in ogni dove.
Mi riconoscerai
Mi riconoscerai
dal colore del becco,
dai baci che ti darò ancora
nel nome del padre
e della vita
che ci ha visti
come aquile volare
più in alto nel cielo
per sconfinare
dove il mondo è aperto
ad ogni speranza
del nostro eterno essere
senza penitenze, senza pianto
ormai santi nella gloria di dio.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 15.11.2016
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