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giovedì 24 novembre 2016

Un’unica nottata



Appena spento il sole
cominciai a parlare
con me stesso
ponendomi
interrogativi continui,
ma le risposte tante
non davano un senso
allo sgomento
che stavo vivendo.

Incredulo, incapace
di continuare a esistere
cosa avrei fatto appresso
nei meandri bui del delirio
che non si mostrava esemplare ?

Piangendo perplesso
l’umanità perdeva i suoi contorni
e ingiusto mi parve
quello che ritenevo giusto
che mi restava da fare:
andare contro la guerra
fino al limite del prezzo
da pagare.

Quando la viltà
ha volti opposti
anche le ragioni
arrivano agli estremi.

Cedere e immolarsi ?

Neppure a Cristo
giovò poi tanto.
Non era un santo,
ma il Dio di tutto
e fino in fondo
dovette andare avanti.

Gioacchino Ruocco

Ostia Lido           24.11.016

Dalla lettura del
"La notte della Repubblica di Sergio Zavoli"



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