Impara l’arte
e mettila da
parte.
Sto diventando
un museo vivente.
Per sopperire
alle deficienze
altrui
ho imparato a fare
più cose di quelle
che le stelle
mi hanno
destinato.
Se restassi a
guardare
mi affliggerei
soffrendo
dell’incapacità
degli altri,
della cattiva
volontà
di apprendere
e dello svogliato
attaccamento
a non volere fare.
Però ognuno è
pronto
a dire la sua
piangendo per la
bua
per i torti
ricevuti.
Siamo più
indolenti della lua,
più cattivi della
solitudine,
più avari della
sonnolenza
che ti piega in
due
e non ti regge in
piedi.
Mi sento perso,
forse disperso
in questo deserto
che non coltiva
amore
se non quando il
cuore
è da trapiantare.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 07.05.016
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