Vorrà pur dir qualcosa:
un palpito che esiste un’altra
vita
che fa segnali dall’infinito ad
oggi;
un orologio che batte le sue ore;
un segno con la mano a richiamare
la nostra attenzione;
un’illusione che non trova pace;
un uccello rapace
che vuol ghermirci.
Un amico che si è perso
e chiede aiuto;
un saluto di chi ci riconosce
perché è partito
lasciandoci storditi
per la sua perdita;
una colonia di farfalle
schiuse da poco;
un passero
che vuole rinunciare
alla sua solitudine
o un mistero
che aspetta di svelarsi
dall’eternità ?
Saranno altre vite
che una volta dipartite
sono in altro transito
corrive di un desiderio
che non si spegne più
di esistere
che ormai l’esistenza
ha una sua essenza
non solo terrena,
ma anche celestiale.
Stanno aspettando, forse,
per non farci spaventare,
che un giornale
ne dia l’annuncio
per incontrarci
al passo di Orione
o un po’ più avanti
su quello più arancione
o nel mare della beatitudine
ch’è forse
meno tossico per noi.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 01.06.016
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