Non c’è mai stato niente fra di
noi.
Erano giorni vuoti
passati a darci pace
senza un sentimento
e un darsi pena
del nostro avvenire.
Erano sguardi fatui,
pieni di vergogna
di guardarci negli occhi
nella gogna dei disperati
ma ti prendesti
la libertà di un bacio
al colmo di quel giorno
più triste ed annoiato.
Io rimasi di stucco
e non mi inebriai.
Nessuno dava segni di vita
alle nostre richieste di lavoro.
Neppure sulla strada di Damasco
c’era per noi un Cristo,
una speranza
che aspettava al guado.
Per te quel bacio
fu un lampo di genio.
Per me le strade del signore
diventarono
la mia perdizione,
la strada di un peccato
senza lume
per venirne fuori.
Non c’era niente
ed è rimasto poco
del vento a Tindari,
i precipizi e una morte d’anima funesta
che non mi prese mai
neppure il dì di festa
che nel tuo grembo posi
la manifesta idea della mia resa.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 19.05.016
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