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venerdì 17 giugno 2016

Dalla mia tristezza





Dalla mia tristezza
che, come una mania, mi affligge,*
quando mi prende, son trascinato oltre
il mio sentire che ti ama ancora
cercando di capire perché mi dura
nel cuore tanta passione
che in te è a giorni
a volte tempestosi
e a volte mi riposi affianco
piena di ragioni
per farti amare ognora.

Sapessi il mio mistero e il tuo!
Trovassi un passo che mi porti dove
il panorama prende altre sembianze!
Il disavanzo forse sarebbe chiaro
e le ragioni pure
mentre riprendo il mio cammin sicuro
ritornando a valle.

La città, da come è fatta,
mi porta a casa dove sono nato.
Passandovi vicino sono attratto
dai sapori immacolati
della fanciullezza.
Davanti alla nostra sento un’ebbrezza
che non è peccato.
Sento il mio cuore battere col tuo
forte, vivo come un matto,
perpetuamente tuo
nelle fattezze di un sentimento
che non è mai distratto
da altro udire
che nell’ascoltar mi danno solo gioia.

Gioacchino Ruocco
Ostia Lido           18/06/016





·          Dalla lettera di Michelangelo Buonarroti a Sebastiano del Piombo.

Firenze, maggio 1525.

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