Ognuno racconta la sua
e noi mammalucchi impietriti
andiamo all’assalto scomposti
con le nostre aspettative.
E’ giusto pensare
di non farsi ammazzare
ma voglio sognare
con le mie forze
con il mio spirito,
con la mia anima,
con il mio cervello,
con il mio stomaco,
nel mio bordello
con tutti i pruriti
che i pollini
mi mettono addosso.
Il reddito di cittadinanza,
se qualche soldo avanza
lo diamo a chi
è indigente per natura.
I fannulloni
con le spalle al muro
a vergognarsi
della loro natura
che è un male che dura
ancora nella testa di qualcuno,
dell’unto, del furbo
che prende dagli altri
a dismisura, di usura,
elemosinando il dare,
il suo avere di verme
che neppure sull’amo
fa il proprio mestiere.
Il reddito di cittadinanza
A chi lo diamo ?
A chi tende la mano per mestiere ?
Gioacchino Ruocco
09.06.016
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