Nell’essere per essere
il sentimento vale fino alla
ragione,
ma se il tutto non è uguale a
niente
restare indifferente è l’unica
realtà.
La mia felicità
che discende ormai dalla tua
mi mette rabbia in corpo
mentre ti amo alla follia.
Sta diventando una pazzia
quando ti trovo contro
per dirmi cose stupide, offensive,
all’improvviso
da farmi uscire fuori dal paradiso
in un baleno
che arriva a ciel sereno
per fare danni
mettendomi la ruggine nel corpo.
Testardo vado avanti
come i dardi del divino furore
a vendicare Achille.
Le faville che fai
sono imitazioni di botti di una
festa.
Ritorni mesta
a fare guai
con la tua aria lesta
a cambiare volto
come la sibilla
che ti accarezza l’anima
verosimilmente
al suono melenso
delle sue parole
dette apposta
per trovarsi sull’opposta sponda
della ragione al mio risveglio
che non trova il perdono,
ma solo l’illusione di esistere
fino al prossimo cappotto.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 13.09.016
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