Quello che mi resterà
di te
non è il dolore della perdita
ché non ti ho perso ancora,
ma quello di non sapere dove sei
che nonostante tutto
non ho capito ancora
cos’è la nostra vita.
Mi perdo nei tuoi occhi,
nella tua carene
e mi sembra
di possedere il mondo
da dove uscire e entrare.
Quando i ricordi affiorano
non so perché
mi portano indietro
su quelle strade
che ricordo ancora
dove i fruscii delle siepi
e le ombre che sa esse uscivano
mi sorprendono nel volo
che tento altrove
in cerca
del mio essere vivente
del mio sogno impervio
che non arriverà a niente
neppure fra millenni.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 2015/11/19
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