I fremiti dell’aria
assecondano la voglia
di brividi
nel cuore.
Era il tuo amore a darmeli,
ora le intemperie della vita
che mi trasferiscono ogni giorno
da una parte all’altra del mondo
appresso ad anime sperdute.
Tanto dolore e tanta compassione
dove portarlo a smettere
se il suolo trema di paura,
se l’aria non è più sicura
con gli accidenti che esplodono
e la guerra ci assedia
fin dentro le ossa ?
Come formiche,
uno appresso all’altro
nel sole d’agosto
e in quello di settembre
andiamo verso il nord all’imbrunire.
Dovrà pure finire il mondo
e restituirci la vita delle primavere
fin qui vissute.
Dovrà pure arrivare una fine
per questo dolore
rosso di sangue
e di membra spezzate
in mille pezzi
per ricomporle con la gioia
ormai residua
nella scintilla della nostra speranza
che sta correndo a
perdersi
nello spazio eterno.
Gioacchino Ruocco
Ostia lido 2015/11/03
Nessun commento:
Posta un commento