Sei caduta a terra per la prima volta e chiami aiuto.
Sicura di una
risposta, di una mano che verrà a rialzarti
sconsolata e afflitta
dal tuo
dissacramento.
non ti aspettavi
di essere chiamata
a testimoniare cosi
vivamente
il tuo percorso di
fede.
La tua scelta non ti
aiuta
anche se sei tenace.
La tua natura di
donna
rende impervia la tua
strada,
sgraziato il tuo
dolore,
scomposto il tuo
discernimento.
Il tuo velo bagnato
di sangue
affligge la tua
immagine
che ti riporta a Cristo,
tuo sposo
nel suo soffrire
parsimonioso
nel gridare al mondo
il suo dolore
che pure aveva scelto
per redimerci
dal peccato di origine.
La tua fragilità
rassomiglia alla mia
in cerca di
misericordia umana,
di un rimpianto
che mi faccia
comprendere
la verità
trascendente
del Padre, del Figlio
e dello Spirito santo
che in noi si
diffonde
come l’amore che
sorregge
per farci rialzare
dalle pene più forti.
25.08.016
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