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sabato 27 agosto 2016

Per punizione…



Non voglio prendere atto
del gatto che muore
ma dell’amore che vive,
di questo paese
che fa sul serio
non quando piove
o quando tutto va giù.
Dobbiamo tenerlo su
facendo ognuno
il proprio dovere
se nell’avere siamo i primi
a presentarci per primi.
Se cade un masso
facendo fracasso
non far come quello
del re travicello
che metteva puntelli
dovunque e comunque
per non fare un duello
e piangere i morti.
Nessuno risorge
e io non lo sono mai stato.
Ho fatto teatro
e so che vuol dire
raccontar sorridendo le cose,
fingere un pianto dirotto
come il prete
che spara nel mucchio
facendo capire
che Dio è all’oscuro
dei nostri peccati,
che bisogna soffrire,
penare per guadagnare
un invito alla mensa.
La dispensa  invece
ha giacenze
per l’eternità.
Secondo qualcuno
morirò senza il perdono
di chi amo,
senza l’estrema unzione
per punizione.

Gioacchino Ruocco
27.08.016 Ostia lido


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