Il mercato dell’arte
L’arte d’estate
è solo da fare
per mettere a frutto i propri
ricordi,
le emozioni
deboli o forti
che arrivano
nelle narici
da ogni dove,
negli occhi,
sotto gli occhi,
dovunque mi tocchi.
Mettendo i tacchi
le tue gambe
si allungano
smisurate
verso il cielo
e i miei desideri
con esse
a farti un ritratto
per non restare depresso
da un sesso
che mi sollecita ancora,
emoziona
dentro e fuori,
negli occhi, nel cuore
dovunque c’è sangue
intenzioni di vita,
di pensieri
che vivono
nelle forze che restano.
Il mercato dell’arte
non sono i soldi
che comprano tutto
o il furto.
Un sospiro da mettere in piedi
mi è costato un mese di voglie,
di prove,
di idee funeste,
con la testa fra le mani.
con il culo sulla sedia,
con le gambe stanche
senza camminare..
Il mercato dell’arte
non è un dare e un avere.
I valori…
non sono il piacere di guardare
o provare a sentire nel cuore
lo stesso piacere, il godere di
quel momento
in cui ancora mi sento perduto
e funesto.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 11.08.016
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