Chiamalo amore
il mio desiderio
che fino a te
arriva
indelebile e
rapace
capace di
portarti via
con gli
artigli più dolci e delicati
senza farti
male
come hai
provato a farmi
per
allontanarmi da te.
I carmi e le
preci
ti hanno
raccontato il mio volere,
la mia forza
di averti
senza
stancarsi mai
con la
pazienza piena
di sorrisi e
determinazione,
con il coraggio
necessario
per andare
avanti
contro i lupi
rapaci
pronti a
sbranarci.
Cosa ne sarà
della mia sorte
se chiuderai
la porta
uno di questi
giorni ?
Resterò per
giorni
ad aspettarti,
fin quando
non mi tedia
l’abbandono,
fino a quando
il mio perdono è pronto
a risalir le
scale
per guardarti
negli occhi
per credere o
non credere
al tuo
biasimarti
che mi ha messo
in disparte
senza credere
a quello che
ti davo
che avanzo non
era
e neanche
spago
fino al giorno
appresso.
Gioacchino
Ruocco
Ostia Lido 20.07016
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