La secolarità di esistere
non sempre riconduce il
desiderio
al di qua del limite
che attenua il mio sentimento.
Lo stesso sguardo tuo
di compiacimento
mi sconfina l’anima
in un momento
oltre il confine
dell’umanità dell’uomo
dove l’uovo
non è mai esistito,
dove noi siamo
col respiro di Dio
una cosa sola,
dove la parola,
lo sguardo
sono la grazia di esistere
per un peccato
che dovrebbe avere
un respiro eterno
di una nuova energia
sperimentale.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 04.07.016
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