Ho guardato la posta
come tutti i giorni,
ma non c’è niente
che mi riporta a te.
I pensieri che tornano alla mente
sono ricordi assurdi
anche se prepotenti.
La tua assenza
non è ingiustificata.
Te ne sei andata
deliberatamente.
Son io testardo
che ostinatamente
ti cerco
per sapere della tua esistenza,
per non trovarti
muta un giorno o l’altro
come un’ambra che passa
tra la gente
facendo finta
di non appartenerci
per quel poco
che ci siamo appartenuti.
Erano minuti
come una vita.
Era una vita
che in pochi minuti
valeva come un mondo intero,
era il mistero
che si faceva vita
che non riconoscesti come tua
nei giorni appresso.
Guardo la posta,
ma non lo faccio apposta,
mentre i pensieri scorrono
lungo l’indice
delle cose da fare
dove tralascio
le intimità del cuore
che altra cosa sono
nel dolore
che accompagna la vita
d’ogni giorno.
Gioacchino Ruocco
Angri 28/04/2016
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