Se il tempo non
trascolorasse
di stagione in
stagione
quale illusione
potrebbe rammentarci
dell’inganno che
ci assilla
tra nascere e
morire a novant’anni
‘o prima nella
malaugurata sorte ?
Le porte si aprono
e si chiudono
ad ogni colpo di
vento,
sotto gli
accidenti che ci ostacolano
di giorno in
giorno rendendo viva
la nostra sorte
che sorte rimane
per non aver altro
da fare.
Giochiamo assieme
e tu vinci sempre
ed io dico per il piacer
tuo,
ma chi dei due è
rassegnato e vinto
dall’illusione
dell’eternità ?
Neppure la tua
gioia mi sospinge
a rassegnare le
mie dimissioni
dal bene che mi
dai, dalle collezioni
di immagini felici
che mi metti negli occhi,
dai ricordi di cui
trabocca il cuore.
Il dolore è ancora
lontano
o mi toccherà
morire senza il suo peso
senza dover
chiedere perdono ?
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 20.04.016
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