Guardando il mio mare fino al Vesuvio
mi scrollo di dosso la nostalgia
e corro sul margine del bagnasciuga
assieme ai due ritratti nella foto.
Però mi sento addosso la vigliaccheria
di quelli che stando lontano
non danno una mano
a quelli con i piedi nell’acqua
per fargli capire
che, ancora una volta,
stanno sprecando
la grande occasione
di far rinascere
quello che ancora di buono
è rimasto nel cuore
di chi è scontento, deluso
e si crede impotente
nell’uso delle proprie ragioni
contro quelli persi
appresso a interessi
da veri strozzini
che ogni giorno
fanno casini
rapinando e ammazzando
tutti assieme
sicuri del potere che hanno.
Quanti però son disposti
a dare fuori di matto
per non cedere
ai loro ricatti,
ai loro deliri
di onnipotenza ?
Contando sulle dite di una mano
basterebbero pochi
per dare nuovo respiro
a quelli che pregano invano
il santo, il patrono, l’Onnipotente
che non riesce ancora a svegliarli
dal buco del niente
dove stanno acquattati
tra presente e un passato
che tarda a passare
come il latrato di un cane
con la catena al collo
che ancora lo tiene legato.
tra presente e un passato
che tarda a passare
come il latrato di un cane
con la catena al collo
che ancora lo tiene legato.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 09.04.016
Raccolta “Campagna elettorale”
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