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sabato 5 marzo 2016

I miei auguri






I miei auguri…


I miei auguri stanno appesi alla luna,
i tuoi appesi a un chiodo,
a un giorno di umori duri da digerire,
un cocomero acerbo
scaraventato contro una parete
a fare il botto.

E’ duro da patire un giorno d’infamie
per un augurio ancora assieme
sulla strada che si inerpica sul monte
dietro casa ogni giorno a rimirar le stelle.

Son così magro che ho bisogno di bretelle
per mantenere addosso i pantaloni
e pietre nelle tasche contro il vento
per ritornare al dunque all’avvenire.

Di questo passo  penso che potrà finire
ogni occasione per vederti.
Sentirmi addosso il freddo della neve
sarà il più breve incontro nel  vederti.

Odiato come l’amore che non si misura
col metro decimale, ma con misure
occasionali come le parole infame
e via dicendo orrire con brividi
che non so capire se andrò per tetti
come un gatto fuso nelle fuse di marzo.

I miei auguri stanno sotto gli occhi di tutti
come il monumento ai caduti per la gioia
di vivere sognando un grande amore
che si è sciolto all’istante al cambio di stagione.

Gioacchino Ruocco
Ostia Lido           05.03.016

I miei auguri…


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