Non ho capito ancora
quale sarà il gesto che mi
salverà
da tutta questa noia
di giorni e giorni uguali
o disuguali
a seconda del tempo,
dei miei acciacchi.
Ripercorro i silenzi,
le mie strade e le tante pene
attraverso giorni
che sembrano storditi
da brezze spezzate dalle case
con ombre dai colori scoloriti.
Il paesaggio intorno,
nonostante l’infoltirsi delle
strade,
porta a contrade
ormai abbandonate
o in cima alla collina.
Quanto silenzio
arriva dai giardini
che hanno cambiato volto,
stravolto, assente
vuoto di tutto i miei ricordi.
Al Capo c’è il mare che
borbotta,
l’unico che fa quello che vuole
di giorno e di notte
come i fuochi di Piedigrotta
che scuotono
quelli che forse si son persi
con un piede altrove.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 04.03.016
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