Maria Vittoria Barrella nella "La strada di un clown" di Vladimir Olshansky
Clown…
Torno indietro
tutti i giorni a cercarti
senza sapere dove trovarti.
Mi arrampico al cielo
per guardare lontano.
Vado indietro,
più indietro degli altri
e domando se qualcuno
ti ha visto passare
di lato, al contrario,
più indietro che avanti.
Agli uccelli che passano,
a quelli stanziali
che le ali usano poco
al fuoco che brucia
e fa chiarore di notte,
a chi facendo a botte
ha avuto bisogno
di esser diviso.
A chi ha il sorriso
stampato sul volto,
a chi ha tutto risolto
a chi chiede
e a chi dà
per la gioia di avere
e di dare
un sogno
per trasportare
con gioia
la propria fatica,
il proprio dovere
a un’amica
che ha perso la strada
e la cerca in ogni contrada,
al passero solitario
che sul tardi ritrovo a cantare
prima di sera
sperando che la bufera
non passi di qua
di là, di su,
di giù
dove adesso sei tu.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 29.03.016
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